La tecnologia, la biotecnologia, la ricerca e l’industria, hanno reso possibile la produzione e commercializzazione di medicazioni che appena dieci anni fa erano impensabili.
Oggi è possibile usufruire di trattamenti con medicazioni avanzate e tecnologie all’avanguardia (ultrasuoni, terapia a pressione negativa, compressione pneumatica intermittente, ecc.) che permettono di arrivare ad ottimi risultati nella cura delle lesioni cutanee acute e croniche, delle ulcere vascolari, insieme a quelle del piede diabetico e delle cicatrici post-operatorie.
Nel trattamento delle lesioni croniche e difficili la scelta della medicazione giusta è di fondamentale importanza, per raggiungere la guarigione. La scelta del presidio idoneo non è casuale, ma personalizzata rispetto allo stato della lesione e alle condizioni del paziente. L’evoluzione della tecnologia ci mette a disposizione oggi una ampia gamma di medicazioni particolari con proprietà specifiche, chiamate medicazioni avanzate e così definite: materiale di copertura con caratteristiche di bio compatibilità – processo che si identifica nell’interazione del materiale, con un tessuto favorendo una reazione desiderata (Evidence Based Nursing – EBN). A tal proposito è bene chiarire una volta per tutte che non esiste una medicazione che può andare bene a chiunque e in ogni situazione, ogni paziente è un caso a se stante e non è infrequente, nella pratica quotidiana, riscontrare che per curare la stessa ferita a due persone diverse, si debbano utilizzare due o più medicazioni diverse.
A tal proposito la scelta della medicazione deve essere fatta da personale qualificato ed esperto in materia, poiché questi dispositivi sono ad oggi numerosissimi e molto diversi tra loro e ognuno con particolari caratteristiche.
Proprio per le loro caratteristiche costituiscono un rimedio per il trattamento delle lesioni acute e croniche. Le loro proprietà (antimicrobiche, antiodore, elevata assorbenza, rigeneranti, ecc.) consentono un intervallo più ampio tra una medicazione e l’altra, e causano minor dolore alla rimozione, migliorando così la tolleranza e la qualità di vita del paziente.
Per favorire la guarigione delle lesioni cutanee è indispensabile:
- mantenere il giusto micro ambiente (umido e con temperatura costante);
- stimolare il micro circolo per assicurare l’apporto di ossigeno e nutrienti;
- difendere l’area lesionata da contaminazioni che possono portare all’infezione;
- evitare di causare un maggior danno attraverso l’uso di antisettici non compatibili con il tessuto vitale.
Ad ogni buon conto le medicazioni avanzate devono avere le seguenti caratteristiche:
- mantenere l’ambiente costante con il giusto gradiente di umidità a contatto con la lesione;
- avere la giusta capacità assorbente (essudati, microrganismi, componenti tossici, cellule morte);
- consentire lo scambio gassoso di ossigeno, anidride carbonica e vapore acqueo con l’ambiente;
- impermeabilità all’ingresso di microrganismi esterni che altrimenti contaminerebbero la lesione portando all’infezione;
- mantenere una temperatura costante;
- garantire una protezione meccanica (proteggere la lesione da possibili traumi);
- conformarsi alle superfici irregolari assicurando il contatto con tutta l’area lesionata;
- essere interattive con lo stato della lesione nelle diverse fasi della guarigione (presenza di tessuto non vitale, infezione, granulazione);
- rimanere attive sul letto di ferita per più giorni (permettendo intervalli di cambio più ampi non giornalieri, riducendo il numero di medicazioni e di accessi);
- non aderire all’area cutanea lesa, essere comoda e non dolorosa sia all’applicazione che alla rimozione.
Questi dispositivi sono ad oggi numerosissimi e molto diversi tra loro, ognuno con particolari caratteristiche, e se adoperate a caso da personale non formato, non solo non portano all’esito desiderato, ma possono anche creare dei problemi.
Nelle ulcere croniche (che al momento della presa in carico solitamente hanno dall’insorgenza una durata superiore a 4-6 mesi), i processi fisiologici sono bloccati ed è quasi sempre presente del tessuto non vitale, infiammazione e/o infezione, brutto odore, perdita abbondante di fluidi (essudato), edema circostante o dell’intero arto. Il trattamento seguirà un andamento progressivo, utilizzando materiale con caratteristiche diverse fase per fase, seguito da rivalutazioni periodiche. Nella scelta del tipo di medicazione si deve prendere in considerazione anche la specificità della zona lesionata e la necessità di applicazione di un bendaggio compressivo.
L’ulcera è solo il segno e/o la conseguenza di una o più patologie, dunque per poter impostare un giusto trattamento è fondamentale effettuare un corretto inquadramento del paziente, conoscere la causa scatenante e prendere atto di tutte le altre problematiche generali.
Francesco Paoli esegue interventi infermieristici generici e specializzati presso gli ambulatori di Uzzano e Pistoia e a domicilio su appuntamento nei seguenti comuni: Altopascio, Buggiano, Castelfranco di Sotto, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Ponte Buggianese, Porcari, Serravalle Pistoiese, Uzzano.