Il prurito, è una fastidiosissima e frequente sensazione conosciuta a tutti noi e può anche essere un sintomo di malattia in qualsiasi soggetto e in qualsiasi epoca della vita. Quando ciò accade nella terza età prende il nome di “prurito senile”. Questa condizione sgradevolissima porta il soggetto che ne è affetto, a grattarsi in maniera spasmodica fino ad arrivare al punto di provocarsi delle vere e proprie lesioni cutanee da grattamento, che possono sfociare in vere e proprie ulcerazioni cutanee anche di una certa rilevanza clinica. La cute dell’anziano presenta un assottigliamento dello strato dermo epidermico ed un impoverimento del film idrolipidico, con un incremento della secchezza della cute e un incremento della desquamazione con riduzione dell’elasticità cutanea e dell’effetto barriera. Si associa inoltre ad una ridotta capacità di sintetizzare la Vitamina D e una maggior vulnerabilità alle infezioni cutanee, dovuta ad una riduzione immunitaria della cute stessa.
Il prurito senile è spesso diffuso a tutto l’ambito cutaneo e piuttosto persistente, con possibili fasi acute in concomitanza con l’assunzione di cibi caldi e/o piccanti, alte temperature, stress emozionali o anche assunzione di farmaci. In tal caso, prima di trattarlo con antistaminici e/o cortisonici molto spesso inutilmente aggressivi e non risolutivi, l’intervento da fare è solo quello di ripristinare lo stato di idratazione cutanea e fornire alla cute i lipidi mancanti. Spesso un prurito, anche feroce, scompare con la semplice applicazione di un olio emolliente.
Volendo procedere in maniera più razionale, bisogna intervenire innanzi tutto attraverso una adeguata detersione a cui far seguire l’applicazione di prodotti reidratanti, nutrienti, elasticizzanti. Poiché l’acqua di per sé, e quella calda in particolare, asporta in grande quantità i lipidi dalla cute accentuandone la secchezza, sarà preferibile praticare una rapida doccia piuttosto che il bagno in vasca utilizzando acqua non troppo calda. La scelta dei prodotti per la detersione deve ricadere su prodotti non troppo aggressivi, preferendo le forme liquide rispetto a quelle solide. Personalmente, alle comuni saponette preferisco gli olii e le creme detergenti, poiché meno irritanti e più maneggevoli. Il prodotto, infine, deve avere un pH moderatamente acido giacché l’alcalinizzazione provocata dai normali saponi, incluso il così detto sapone neutro, può produrre danni alla cute, tra cui favorire le infezioni cutanee. Dopo la detersione bisogna ripristinare i lipidi, applicando creme idratanti contenenti prodotti quali collagene, acido ialuronico e quant’altro la farmacocosmesi mette a disposizione. Da evitare i prodotti alcoolici quali profumi o dopobarba, che accentuano la disidratazione cutanea, e l’applicazione locale di prodotti contenenti antistaminici o anestetici per il rischio di allergie o fotoallergie. L’uso dei cortisonici per l’applicazione locale è assai dibattuto pur essendo possibile un loro prudente utilizzo. E’ anche sconsigliato l’uso del borotalco e del talco mentolato. Come avevo accennato, il prurito senile può essere sintomo di malattia non ancora diagnosticate e talvolta anche gravi come allergie (eczema allergico, orticaria, ecc.), malattie dismetaboliche (diabete, tiroiditi, ecc.), neoplasie (pancreatiche ad esempio), m. di Hodgkin, parassitosi (pidocchi, scabbia, ecc.), lichen sclero-atrofico, carenza di ferro; è necessaria la consulenza del medico curante se non addirittura del dermatologo. Un aspetto da non ignorare o sottovalutare nel prurito senile è la sua possibile origine psicosomatica, spia di un malessere interiore dell’anziano (senso di inutilità, sindrome del nido vuoto, perdita del ruolo sociale, senso di abbandono, insoddisfazione sessuale, isolamento, emarginazione, ecc.), che l’indagine anamnestica dovrà cercare di individuare. In tal caso solo l’intervento della famiglia e/o dello psicologo potrà portare a soluzione, mentre la terapia somministrata, qualunque essa sia, potrà lenire il senso di isolamento e di abbandono, in quanto espressione comunque di attenzione.